giovedì 11 novembre 2010

GENITORI A SCUOLA n. 2

Orientamento in terza media.
Tema del secondo incontro: etica ed estetica del lavoro

Oggi i ragazzi hanno un idea del lavoro completamente diversa da quella che possiedono i genitori. Prendiamo in considerazione il "Grande fratello", chi non vorrebbe parteciparvi? Divertimento assicurato, visibilità televisiva e guadagno certo con o senza vittoria. Niente orari di ufficio, gratificazione immediata, reddito alto...chi non vorrebbe questo per sé? La pubblicità ci fa credere che abbiamo bisogno di molte cose. Un lavoro a mezza strada fra impegno e ricreazione, magari anche ben retribuito, consente di soddisfare i bisogni imposti ai consumatori.

Ma esiste davvero questo magico lavoro? No, perchè solo poche persone arrivano a realizzare il sogno di lavorare poco e guadagnare molto! Se ci guardiamo intorno, ci accorgiamo invece che il lavoro, quello lontano dai riflettori, quello comune, quello che viene svolto dalla maggioranza delle persone, consiste in uno sforzo continuo per raggiungere la vetta più alta. E più scali e più ti accorgi che ci sono vette ancora più alte da raggiungere...
Nel lavoro "reale", quello lontano dai riflettori, c'è bisogno di impegno, di disponibilità ad aggiornarsi in continuazione, di spirito competitivo, di volontà e passione per ciò che si fa.
(Tenera e Bree Tanner)

3 commenti:

  1. Sarà davvero quello di "lavorare poco e guadagnare molto" un sogno che vale la pena di sognare?
    Certo il modello velina-tronista ecc devia la nostra attenzione e può anche deviare i nostri pensieri.
    Ma qui voi avete scritto riflettuto bene e scritto ben altro.

    "Nel lavoro "reale", quello lontano dai riflettori, c'è bisogno di impegno, di disponibilità ad aggiornarsi in continuazione, di spirito competitivo, di volontà e passione per ciò che si fa."

    Saper distinguere tra mondo e lavoro reale e il mondo dell'apparenza e dell'immagine effimera che i riflettori evidenziano è molto importante. E voi lo avete cominciato a fare.
    Ci sono anche grandi e famosi artisti che hanno studiato e studiano tutta la vita; registi, musicisti ed anche attori. A me viene in mente, ad esempio, Luciano Pavarotti. Ma sicuramente ce ne possono venire in mente tanti altri Su di loro il riflettore illuminava proprio la passione e la volontà ed è per questo che nemmeno da vecchi e dopo la morte vengono più dimenticati.
    :-)

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  2. Ci sono due tipi di persone sotto i riflettori: quelle che, come Pavarotti, hanno dovuto faticare per raggiungere il proprio obbiettivo e lo hanno fatto con molta passione. Non si sono fermate al primo ostacolo, e il successo lo hanno conseguito grazie al talento posseduto.
    Il secondo tipo di persone comprende soprattutto i giovani che hanno semplicemente mostrato un sorriso smagliante, un bel paio d’occhi ed un fisico perfetto.
    Ci chiediamo quanto durerà la fama conseguita senza talento... E' presto per dirlo, forse lo potranno fare quelli che verranno dopo di noi.. Fra dieci anni sentiremo ancora parlare di chi ha vinto il Grande Fratello 4? Noi crediamo proprio di no perché già non si parla più di chi ha vinto il Grande Fratello 1.
    Di certo sappiamo però che nella gente che ci circonda è rimasta impressa l’immagine di chi ha davvero toccato il cuore con il suo talento.
    Per par condicio
    Accedere al mondo televisivo non è così facile come appare agli occhi di tutti. La selezione è anche più severa di un concorso per accedere a un pubblico impiego.
    Nel mondo dello spettacolo la domanda è superiore all'offerta... soprattutto perché in questo mondo si ragiona con la logica dei piccoli numeri.
    Bisogna inseguire i propri sogni, però se ci rende conto che questi sono troppo lontani dalla propria realtà, si deve essere realisti e pensare ad un futuro che assicura certezze.
    (Bree e Clarissa  )

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  3. IL LAVORO MAGICOOO.......

    L'unico “pezzo di carta” che serve davvero è la laurea! Sono poche le persone che riescono a realizzarsi con un semplice diploma!
    Un altro tipo di laurea è la partecipazione al grande fratello, perchè se consegui il diritto alla partecipazione a questo reality hai fatto la tua fortuna.
    (Sirenetta 1 e Sirenetta 2)

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