lunedì 21 febbraio 2011

HANSEL E GRETEL PESTIFERI


Dove si raccontano e si leggono le fiabe? A casa o a scuola? Chi ha fatto conoscere Biancaneve e Cenerentola ai nostri ragazzi? Un libro? Un film? Un nonno? Una madre? Un adulto paziente e giocherellone? L’unica cosa certa è che le fiabe, indipendentemente dal chi, dal dove e dal come, svolgono un’importante funzione sociale. Ma quanto sono vicine le fiabe alla realtà in cui viviamo? E’ ancora possibile utilizzare le fiabe per presentare il mondo ai bambini? Non si corre il rischio di attivare delle “etichette mentali”?
Con l’antifiaba si tenta di andare oltre. Non un punto di arrivo ma un punto di partenza per la rivisitazione di topoi, stereotipi e convenzioni, una storia classica in cui giocano ribaltamento ed evanescenza dei ruoli, azioni fuori dal coro e realtà senza magia.
Ma quanto è vicina l’antifiaba alla realtà in cui viviamo? E’ possibile utilizzare l’antifiaba per presentare il mondo ai bambini? Solo apparentemente il codice delle antifiabe è negativo. Hansel e Gretel sono i due pestiferi protagonisti di un’antifiaba pensata per confrontare ciò che si racconta con i propri valori e con le esperienze vissute.

In una casetta vicino alla foresta, vivevano un padre, una madre e due bambini che si chiamavano Hansel e Gretel.
La casetta era di legno e dentro c’erano pochi mobili e quattro letti antichi, un caminetto sempre acceso e delle lampade che emanavano una luce fioca. I cuscini non erano imbottiti e le tende erano rammendate in più punti.
La casetta era circondata da un aggregato di pini e abeti. Vicino al vialetto di ciottoli c’era un piccolo stagno dove nuotavano pesciolini rossi e galleggiavano foglie ingiallite.
Dalle finestre delle camere poste al secondo piano, si scorgeva l’immensa foresta in cui Alberto, padre di Hansel e Gretel, si recava per tagliare gli alberi necessari al suo lavoro di falegname.
I due bimbi erano così pestiferi e impertinenti che scapparono di casa. Hansel era molto coraggioso e quel giorno indossava una salopette di jeans, una T-shirt e delle Converse. La bambina era invece molto timida e indossava un vestito e un paio di sandali.
Dopo un paio di giorni i due pestiferi arrivarono nei pressi di una strana casetta di cioccolata. Incuriositi vi entrarono e qui li accolse a braccia aperte una strega con un grosso naso e tre soli denti in bocca.
I bambini cominciarono a mangiare grossi pezzi di muro e così la strega li minacciò. Allora Hansel e Gretel l’assalirono e la costrinsero a svolgere tutte le faccende domestiche. Dopo una settimana, in preda alla più cupa disperazione, la strega scappò e di lei non si seppe più nulla.
Senza pensarci due volte, i pestiferi si impossessarono del tesoro della strega, andarono in città ed aprirono “La Casetta di Cioccolata”, una pasticceria che diventò subito famosissima.
Un giorno passò da quelle parti un critico gastronomico che, dopo aver assaggiato i vari gusti di gelato, diede cinque stelle alla pasticceria.
Dopo essersi ingrassati ed arricchiti, i due bambini tornarono a casa felici, contenti e….soprattutto ricchi.

Ps: la strega lavora attualmente in un circo dove si esibisce come la donna più nasuta del mondo.

(Elithebest99)

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