lunedì 21 novembre 2011

PARLIAMO DI FACEBOOK

Le relazioni fuori e dentro la scuola. Dibattito in prima media.
Oggi in classe abbiamo parlato di Facebook, una piattaforma su cui si può creare un profilo personale e chattare con chi si vuole, basta accettare l’amicizia ed è tutto fatto.
Questo discorso ha avuto inizio quando la professoressa ci ha chiesto chi di noi usava Facebook. Molti hanno alzato la mano. Non c’è da meravigliarsi, ormai quasi tutti sono iscritti!
Dopo aver parlato un po’ di questo sito e dopo aver raccontato che alcuni di noi non possono più accedervi con la password, la professoressa ci ha chiesto perché sentivamo il bisogno di andare su Facebook per stare con gli amici se questi amici li incontravamo tutti i giorni a scuola.
Molti di noi hanno risposto che non è la stessa cosa, perché a scuola si va per studiare e non per giocare mentre su Facebook puoi giocare o parlare di altro. Alcuni invece hanno risposto che ci vanno per fare i compiti insieme o per chiedere informazioni su cosa bisogna fare.
Un’altra domanda che ci siamo posti è stata: perché stare su Facebook il pomeriggio, virtualmente con amici, quando invece si potrebbe andare di persona a giocare o uscire con loro? Dopotutto è così bello stare insieme! Quasi tutti hanno risposto hanno dato la stessa risposta: i nostri genitori non ci permettono di uscire perché i pericoli sono infiniti e con tutte le cose che accadono in questi giorni è meglio stare a casa su Facebook. Altri compagni invece hanno detto che non hanno voglia di uscire anche se ne hanno la possibilità.
Successivamente alcuni hanno riferito che gli sono capitate persone sconosciute che volevano l’amicizia mentre altri hanno detto di aver falsificato l’identità personale senza pensare al fatto che anche altre persone potevano fare la stessa cosa. Ma perché correre questi rischi e accettare amicizie di sconosciuti che magari stanno dicendo delle bugie sulla loro identità?
Forse nemmeno Facebook è così sicuro come sembra!

Kisy

5 commenti:

  1. Ottima scelta: un'immagine davvero efficace.

    In proposito, mi vengono in mente questi flash:

    - Sfatiamo un mito di un prodotto del cyberspazio: facebook pro e contro.

    - Fare usare ragionando con la propria testa

    - Scegliere o subire lo strumento/sistema tecnologico.


    E per concludere, mi domando: il dibattito avrà un seguito?

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  2. Maestra B, grazie per averci fatto visita.
    Il dibattito avrà un seguito... Mi piace "lasciare il cantiere sempre aperto" e portare avanti un discorso che mi sta molto a cuore.
    Concordo con le tue riflessioni e considero che saranno i ragazzi ad indicarci la strada migliore per navigare nel cyberspazio.
    E non mi riferisco certo al fatto che i ragazzi sappiano usare meglio di me la tecnologia. Questo è un dato di fatto assodato. Quando penso al cyberspazio, mi interrogo su come riuscire ad interpretare le nuove forme di creatività che stanno nascendo intorno a me e che vedono protagonisti i miei ragazzi. Servono nuove parole per nuovi bisogni, e queste nuove parole possono venire solo da chi possiede allo stato puro la capacità di creare. Sempre a patto di ascoltare chi ha qualcosa di nuovo da dirci. E' quello che cerco di fare in classe, proprio là dove è possibile costruire qualcosa facendo leva sulla forza di quel gruppo di cui io stessa faccio parte.
    A presto e ancora grazie!

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  3. Credo che questi comandamenti siano più che validi e rispettabili

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  4. concordo è stao molto bello parlare di fb...ed è molto carino anche il video...infatti parlando abbiamo capito i lati positivi e negativi del web(fb) :))

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