mercoledì 29 settembre 2010

FATTI VALERE, BAMBINO DI LEGNO PREGIATO!

NON SI IMPARA CON LA PAURA

Quando si entra in mare, in un acqua profonda piena di pesci che ti girano intorno, hai sempre paura che un pesce  più grande, come una grossa medusa, possa attaccarti alle gambe, sei  traumatizzato solo al pensiero di poterla vedere, ti passa la stessa voglia di entrare nel mare! Invece  di aver  piacere di pensare che imparerai a nuotare, starai sempre a pensare che quella medusa a poco a poco si avvicinerà per darti una scossa e farti impaurire!
Sarai sempre più timido e sempre più pauroso nel mettere il primo piede nell’acqua! 
(Due Sirenette che hanno già imparato a nuotare)

domenica 26 settembre 2010

La scuola che vorrei

La scuola che vorrei è quella che davvero ti porta a crescere, una scuola dove i professori sono tuoi amici non solo in classe ma anche fuori, amici con cui ti puoi confidare senza che ti vengano a rinfacciare in classe quello che pensi... La scuola che vorrei è un qualcosa in cui star sempre bene, in cui vivere la tua vita, senza neanche il bisogno di uscire, andare fuori, per fare quello che in classe non ti viene permesso di fare.

La scuola dovrebbe essere una grande città con il tempo per tutto, il tempo per giocare, il tempo per divertirsi, il tempo per mangiare, per stare con gli amici, per studiare, per perdere tempo, per esprimere i propri pensieri.
Vorrei una scuola in cui correre e giocare, in cui i professori dicono quello che pensano non in un consiglio di classe o in un'aula ma parlando con te e guardandoti negli occhi.

Secondo me la scuola non dovrebbe essere obbligatoria per tutti ma dovrebbe essere frequentata solo da chi ha voglia di farlo per crescere in modo sano.
(A.C.)

La III E dice che...

La testa pensante è un motore di ricerca
La testa pensante è una testa generosa
La testa pensante sa quello che fa
La testa pensante riflette prima di parlare
La testa pensante progetta il suo futuro
La testa pensante corregge i suoi errori
La testa pensante conosce l'angolo giro

La sfida

La nostra attuale Università forma in tutto il mondo una proporzione troppo grande di specialisti di discipline predeterminate, dunque artificialmente circoscritte, mentre una gran parte delle attività sociali, come lo stesso sviluppo della scienza, richiede uomini capaci di un angolo visuale molto più largo e nello stesso tempo di una messa a fuoco in profondità dei problemi, e richiede nuovi progressi che superino i confini storici delle discipline.

LICHNEROWICZ (in Edgard Morin, La testa ben fatta)